mercoledì 27 novembre 2013

Birrificio Turbacci. Essere astemi è un gran peccato.

Con degli amici impavidi e sprezzanti del pericolo, in una notte buia e tempestosa, una di quelle sere in cui te ne saresti stata sotto le pezze al calduccio a guardà l'ultima serie di Grey's Anatomy, decidemmo di sfidare il mal tempo e di avventurarci nella campagna a nord di Roma.
Tutto questo perché si mormorava che a Mentana ci fosse la migliore birra del Lazio.
E che fai? Non ti vai a 'mbriacà un pochetto?
Così, assetati con la gola secca di un beduino, andammo alla ricerca del birrificio Turbacci.
Scovarlo però è stato più difficile che trovare una foto di Lady Gaga vestita come Dior comanda.
Dopo diverse inversioni a U, spaesamenti dovuti al nulla intorno a te, maledizioni e benedizioni al tom tom, siamo riusciti finalmente ad arrivarci.
Il locale si trova proprio all'interno del palaghiaccio Mezzaluna (na mezza insegna è chiedere troppo ve?), è grande e carino, lo stile è quello tipico da pub inglese, molto british con la carta da parati, i tavoli e il bancone di legno e poi birra, birra e ancora birra.
D'altronde l'arredamento rispecchia pienamente l'offerta del locale...stamo a parlà de birra artigianale mica di foie gras all'arancia da magnà coll'erre moscia.
Il menù è molto vario, puoi scegliere tra la pizza romana e lo STINCO alla birra, tra i crostini e lo STINCO alla birra, tra i fritti e lo STINCO alla birra, tra il galletto e lo STINCO alla birra. L'ho già detto STINCO alla birra?

mercoledì 20 novembre 2013

Almanacco del giorno dopo.


Giovedì 21 Novembre 2013
Giorni dall'inizio dell'anno: 325/40

A casa mia il sole sorge alle 07:08 e tramonta alle 16:44 (ora solare)
Luna: 10.02 (tram.) - 20.07 (lev.)

Io festeggio:
Il santo broccolo. Con le sue proprietà nutritive ti tiene in salute, ne basta poco pe riempitte la panza, è ideale per chi sta a dieta. Si consiglia di mangiarlo quando fuori piove chè tra un tuono e "l'altro" c'è più gusto.


Il mio proverbio del giorno:

Papilla acida


Colonna sonora: L'almanacco




venerdì 15 novembre 2013

Ristorante Retro. Quelli belli come noi stanno avanti.

Ah! Finalmente è finita. Finalmente le mie preghiere e imprecazioni sono state ascoltate... La gestione del ristorante Retro di viale Marconi è cambiata e il proprietario/socio/direttore, quello che era, ha deciso di liberarci della sua "amata" presenza e di cambiare aria.
Simpatico come i peli del naso quando fanno capoccella, adorabile come un chihuahua in tutù rosa incazzato, lui era l'anti in tutto. Roba che ti faceva venire l'orticaria solo a vederlo.
Comunque, fortunatamente, ora non dobbiamo più interagire con lui manco pe mezzo minuto.
La nuova gestione non ha apportato nessun cambiamento, il menù è rimasto uguale a prima (e meno male, dico io, perché ci son piatti deliziosi), e anche l'estetica del locale non è variata...è rimasto bello come una busta de fave.
Perché diciamocelo, Retro non brilla certo per bellezza e glamour (voglio precisare quella del locale, perché quei manzi dei camerieri erano un gran bel motivo per andarci)... è grande, ma non so bene il perché, mi ha sempre dato un senso di vuoto, di asettico.


Sembra na mensa messa in tiro per il pranzo di fine anno.
Ci puoi andare a cena vestita in tuta di ciniglia e dire tranquillamente "ma sti cazzi, guarda là...sembrano le sedie e i tavoli de mi nonna".
E a me, me piace.

martedì 5 novembre 2013

Ristorante Meat. Intanto godiamoci il servizio.

Dalle ceneri del "Dop", ristorantino/pizzeria sulla portuense, da questa estate prende vita il Meat.
Un piccolo ristorante la cui specialità è la cucina giudaica/romanesca. Ecco, non vorrei scrivere minchiate, ma credo che, al di fuori del ghetto, se ne trovino veramente pochi di locali di questo genere. Sono rari come trovare le penne alla vodka nei menù.
Il locale è carino e ben curato, semplice, ha la classica lavagna per i piatti del giorno e dei tavolini che levati, li vorrei avere dentro casa.
Perché io, oltre ad essere una fautrice del mangiar bene e sponsor ufficiale dei carboidrati e del porco, sono un'amante del design tanto che da piccola, mentre i miei coetanei si rincoglionivano con bim bum bam, io ero una fan sfigata di Nonno Ugo di Arredamenti Aventino, pronta sempre a criticare quelle camerette e quei regali demmmerda che davano ai bambini.
Ma comunque questa è un'altra storia...torniamo ai favolosi tavoli.
Beh, sono dei tavolini semplici, la cui base è fatta con i classici tubi dell'acqua, verniciati con diversi colori pastello. Geniale vero?
'Na cazzata direte voi, ma per me è stato subito ammmore.

Fotazza presa da Romacapitalenews