Non che io non creda nel Bio, anzi... Ma ho dei seri dubbi sul biologico della grande distribuzione...come faranno a soddisfare un'esigenza così di massa quando a me muore pure il limone in balcone...
Io credo solo nella buona cucina, bio e non. Basta che sia fatta bene e con coscienza senza concentrarsi troppo sul business. Per il resto sono diffidente come del silk-epil al ghiaccio che anestetizza la pelle per strapparti i peli senza dolore. Sì...e io sono Belen struccata.
Ma comunque la cucina di Bistrot Bio in Via del Casaletto è qualcosa di genuino e di travolgente.
Intanto il posto (soprattutto il dehors esterno) è talmente bello da metterti in imbarazzo per esserci andata vestita come se dovessi andà al mercato.
Il pensiero: Biologico=Natura, Natura=Parco, Parco=Jeans + canotta + ciavatte estive che fa caldo, è completamente errato. Fidatevi.
Popo un bel localino. |
Perché qui siamo nella terra del natural chic dove tutto è curato nei minimi particolari, dall'arredamento, ai piatti, ai camerieri dalla voce fievole.
Così, oltre ad essere un locale estremamente figo, si mangia pure troppo bene. Certo, le porzioni sono un po' dietetiche per i miei gusti, ma alla fine della cena sarai piacevolmente consapevole che l'indomani il cornetto al bar per colazione te lo puoi permettere, per buona pace delle calorie.
Anche se il menù non è vastissimo, si può tranquillamente scegliere tra pesce, carne e verdure biologiche del loro orto.
E io, per non fare torto a nessuno, mi sono gustata:
Polpette di bollito alla romana con maionese light al tartufo, ristretto di pomodoro e Aria di limone (12 euro)
Entrambi gli antipasti sono stati una piacevolissima sorpresa. Che il gelato di bufala potesse accompagnare con eleganza il delicato salmone non me lo sarei immaginato.
Nella mia banalità culinaria sono abituata a prendere a morsi la mozzarella senza troppi fronzoli, il massimo della creatività è fare la lasagna con bufala e pesto.
Le polpette invece sono state più prepotenti, dal sapore più deciso e ottime. Belle croccanti fuori e morbidissime all'interno. Goduriose.
Per primo ho scelto i ravioli ripieni di cacio e pepe con gamberi rosa marinati al lime e e croccante al sesamo e pepe nero (13 euro)
e poi ho assaggiato la carbonara con guanciale di maiale nero (12 euro)
I ravioli de cacio. |
e poi ho assaggiato la carbonara con guanciale di maiale nero (12 euro)
La meravijò. |
Che dire? Fantastici!
I ravioli erano molto buoni e freschi, il pecorino non se la comandava anzi lasciava spazio al sapore leggermente aspro del gambero. In sostanza è stato un primo leggero come il mio conto a fine mese.
Ma il piatto che mi ha sciolto ogni tessuto adiposo, per il quale combatterei la cellulite a suon di spuntature, che non baratterei con nulla nemmeno se mi regalassero 100 trattamenti somatoline, è stata la carbonara.
Gusto intenso, mantecatura perfetta, guanciale croccante e né salato, né secco. Perfetto. Una delle migliori carbonare che io abbia mai mangiato.
Per concludere in bellezza come dolce ho preso il semifreddo al caffè con mosto d'uva, salsa di nocciole e fiocchi di sale (8 euro).
Non vi azzardate a storcere la bocca al pensiero del caffè con il sale perché era buonissimo. Divertente la presentazione, viene servito come se fosse uno steccolecco, e strepitoso il contrasto salato/dolce. Peccato non aver fatto una foto, ma quando l'ho visto mi si è chiusa la vena e mi si sono messe in moto le mandibole.
L'unica pecca (ma piccola, eh) solo per il mosto d'uva che é risultato un pò troppo delicato per le mie papille.
Quindi, in conclusione, se volete fare i galli con la vostra amata e portarla a cena fuori in un posto di classe dove si mangia da dio, questo è il locale che stavate cercando.
Anche se non proprio economico, è un'esperienza che vale la pena assaggiare, per me son soldi spesi bene. Suvvia, per una volta niente braccine corte.
Annatece:
Bistrotbio
Via del Casaletto, 400
Roma
Annatece:
Bistrotbio
Via del Casaletto, 400
Roma
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