È come quando ti invitano ad un matrimonio a fine novembre e tu non sai se è meglio indossare le calze color carne, sapendo bene che le tue gambe brilleranno di luce propria che nemmeno le apparizioni della Madonna o non indossarle affatto e morire de freddo con le gambe livide e la pelle d'oca che ti fissa trionfante.
Dopo lunghi ripensamenti, ho deciso di assomigliare alla casalinga di Voghera e sì, di indossare le calze, e sì, di scrivere su Sforno.
Comunque, questa indecisione è nata solo dal fatto che so che non sarò al cento per cento obiettiva. Non sarà come dire "i pantaloni alla turca fanno credere alle persone che ti sei cagata sotto". Questo è un dato di fatto. Punto.
No, con Sforno ci saranno un sacco di ma, però, forse, sì, no, anche se e a me mi.
Perché il mio discutibilissimo gusto la farà da padrone.